Il Premio è stato creato nel 2014 con l’obiettivo di diffondere e creare un ulteriore ponte culturale tra la Russia e l’Italia.
N el 2014 il premio nasce con l’obiettivo di diffondere e creare un ulteriore ponte culturale tra la Russia e l’Italia. Esso promuove qualsiasi forma artistica, letteraria, saggistica, sottolineando la stretta vicinanza tra queste due culture. Il premio è stato intitolato a Pushkin non solo perché è ritenuto il fondatore della letteratura russa moderna ma anche perché, come ha sottolineato Dostoevskij nel memorabile discorso pronunziato l’8 giugno 1880 in occasione dell’inaugurazione del monumento del grande poeta a Mosca, “Pushkin è un fenomeno straordinario, e forse un fenomeno unico dell’anima russa come ha detto Gogol. Un fenomeno anche profetico".
CHI ORGANIZZA
IL Premio è organizzato dall’Associazione “Amici della Grande Russia”, accreditata presso il Parlamento Italiano, di cui il Presidente onorario è la nota cantante lirica Elena Zaremba di fama internazionale, che canta ed ha cantato nei più prestigiosi teatri del mondo come La Scala, l’Operà a Parigi e con artisti di fama mondiale come Pavarotti, Carreras, Domingo e diretta da registi del calibro di Zeffirelli ed altri. L’ Associazione “Amici della Grande Russia” vuole essere un “luogo” culturale e artistico ove si può realizzare uno scambio di apporti e di indicazioni sul vasto e significativo panorama dell’arte, della cultura, della musica e della storia della nostra Grande Russia, rivissuto in un contesto altamente significativo com’è l’Italia, il paese che ci ospita attualmente con un grande senso di accoglienza. L’Italia è sempre stata un punto di attrazione per la cultura russa che a sua volta non ha mancato e non manca di contaminare significativi filoni culturali del paese che ci ospita. L’Associazione “Amici della Grande Russia” vuole ispirarsi a questo, chiedendo e sollecitando il contributo di tutti e in special modo di quelli che sono più direttamente interessati nell’impegno culturale-artistico, religioso e sociale. L’Associazione è uno spazio aperto che ha l’ambizione di essere un punto di riferimento per quanti – non solo russi – si ritengono legati da una comune sensibilità e sono interessati a valorizzare tutte le esperienze che si collocano nella grande tradizione della cultura russa e italiana. L’Associazione promuove in Italia il Premio Internazionale Pushkin con cadenza biennale che rappresenta lo sforzo più significativo per realizzare un punto di eccellenza che sia in grado di valorizzare le presenze artistiche che meglio testimoniano la vicinanza e la contaminazione fra due, tra le più importanti, culture nel panorama internazionale.
COMITATO ONORARIO
LA GIURIA
"P ensiamo ad un ponte, ad una relazione fra due grandi culture. Ed è giusto. Ma la prima ragione del Premio Pushkin è rigenerare una virtù ed una potenza poetica che è il cuore della poesia di Alexander e forse il destino di noi tutti profondamente europei – per passione, per tradizione, per amore, oltre i confini degli accordi e delle burocrazie. Quella virtù poetica è l’allegria: l’allegria di Pushkin. Una capacità, come dire, di trasformare le sofferenze in luce e la stessa follia dell’amore nella più grande generosa follia della vita. Tutto ciò che siamo e che vorremmo essere risiede in un grande ballo, in cui ricordiamo e dimentichiamo chi siamo e chi saremmo voluti essere. Tutto ciò che resta della nostra esistenza sono la preziosità delle lacrime e il sapore breve ma assoluto della gioia. In altre parole, ciò che siamo è la poesia che generiamo dentro di noi: è la bellezza che vogliamo trasmettere alle generazioni future. Alexander Pushkin è lo straordinario poeta di una verità umana che può e deve tornare ad essere il senso di un comunità civile: l’orizzonte di una patria comune, giacché quella patria è la terra dell’anima, la voce dello spirito. Il nostro Premio promuove autori, artisti, studiosi che abbiamo fatto della letteratura russa una grande emozione. Il nostro Premio promuove una cultura libera, che guardi alle identità e alle differenze come la perla di un patrimonio comune."